Cosenza, «Le scelte scellerate del sindaco Occhiuto»

L’affondo dei democratici sulla nomina di Roberta Santelli e sui i conti in rosso del Comune
20 settembre 2016
18:29


«Nessuno poteva immaginare che scoppiassero così tante contraddizioni a Palazzo dei Bruzi, in così poco tempo, dall’insediamento del sindaco Mario Occhiuto. E’ evidente la trasformazione della casa comunale in ufficio di collocamento. Le ultime "assunzioni" sono delle vere e proprie cambiali elettorali a danno di chi in buona fede ha dato fiducia a questa maggioranza in occasione delle ultime elezioni».

 


 La sorella della Santelli nello staff di Occhiuto, la maggioranza: «Nomina inopportuna»

 

E' quanto si legge in una nota dei segretari del secondo e del quarto circolo di Cosenza del Partito democratico, Mario Petrozza e Tommaso Guzzi.


«Con l'assunzione di Roberta Santelli (sorella di Jole Santelli, vicesindaco di Cosenza e parlamentare di Forza Italia) Mario Occhiuto ha toccato il fondo. Due consiglieri della sua stessa maggioranza - prosegue il comunicato - hanno preso le distanze da questa operazione scellerata. Siamo in presenza di una maggioranza consiliare "costretta" a violare le regole. Un’abitudine consolidata per il sindaco di Cosenza, che ha usurpato la carica di presidente della Provincia da febbraio fino ad oggi per elargire prebende e posti durante la campagna elettorale».


Per non parlare delle condizioni delle casse comunali: «Un altro capitolo oscuro. Nel consiglio comunale del 25 agosto scorso la maggioranza ha approvato gli Equilibri di Bilancio e l’assestamento, che contengono alcune misure fantasiose e creative. Aumentano fittiziamente, per miracolo, le entrate per la rendita dei beni comunali che servono a fare cassa affinché si possano “pagare” gli impegni presi da Occhiuto durante la campagna elettorale. A pagare i debiti prodotti da questa condotta scellerata saranno, purtroppo, i cittadini».


Nel precedente bilancio del Comune di Cosenza erano previsti 2.800.000 euro di entrate derivanti dalla alienazione di beni comunali. «L'incasso, decisamente magro, è stato soltanto di 141.000,00 euro. Oggi, invece, Occhiuto pretende di incassare 4.200.000 euro dalla vendita dei beni comunali. Si tratta del doppio rispetto all'anno precedente. Un vero e proprio escamotage finanziario che procurerà danni alle casse comunali e ai contribuenti cosentini. L'assessore Vigna – attaccano ancora i due esponenti democratici - invece di rispondere nel merito alle obiezioni sollevate dai consiglieri comunali della “Grande Cosenza”, sposta l'attenzione sulle vecchie amministrazioni di centrosinistra. Omette di dire che lui stesso è, insieme a Mario Occhiuto, al governo di questa città da sei anni. E non ha il coraggio di riconoscere i suoi errori. Dovrebbe, in realtà, dire ai cittadini che la responsabilità del deficit del Comune ricade sui di lui e sull'attuale sindaco. Dobbiamo impedire - si conclude la nota - che Cosenza cada nel baratro del deficit e del forte indebitamento. Una prospettiva che porta inevitabilmente al Dissesto finanziario. Con conseguenze incalcolabili per i cittadini».

 

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