Regione, il Pd: «Basta con i tecnici, ci vuole una Giunta politica»

A Lamezia Terme riunione del gruppo consiliare di Palazzo Campanella alla presenza di Mario Oliverio e del segretario Ernesto Magorno
di Riccardo Tripepi
26 luglio 2016
11:14

Rimpasto di Giunta, sanità e gestione del gruppo al centro del lungo vertice dei consiglieri regionali del Pd che ha avuto luogo nella sede del partito a Lamezia Terme, alla presenza di Mario Oliverio ed Ernesto Magorno.

 


Assente Giuseppe Aieta, in coerenza con la decisione di autosospendersi dal partito in protesta con l’Ufficio del Commissario della Sanità retto da Massimo Scura e Andrea Urbani. Una presa di posizione che è stata ampiamente criticata da alcuni dei consiglieri del Pd, Mimmo Bevacqua e Enzo Ciconte in particolare, che l’hanno bocciata in quanto iniziativa personale e estemporanea.

 

Anche se la linea che porta allo scontro totale con i Commissari è stata condivisa praticamente da tutti i componenti del gruppo. Anzi, sul punto, è stato il segretario regionale Magorno ad esporsi in maniera precisa: l’incomunicabilità con i Commissari è ormai totale e poiché non siamo noi a potercene andare dalla Calabria, è chiaro che devono andare via loro. Un messaggio più che esplicito che ha fatto pensare a più di qualcuno che il segretario debba avere avuto qualche indicazione dai vertici nazionali del partito.

 

Il mattatore della riunione, tuttavia, è stato Enzo Ciconte, già vicepresidente della prima giunta Oliverio poi defenestrato al r0impasto determinato da Rimborsopoli. Il consigliere, contando sulla sponda di Carlo Guccione, è stato il più critico nei confronti del momento che stanno vivendo Pd e governo regionale e non le ha mandate a dire al presidente della giunta e al segretario del partito. La politica deve tornare a governare e l’esperienza dei tecnici deve essere rapidamente portata a chiusura.


La novità è che stavolta Oliverio non ha chiuso completamente a questa eventualità immaginando di mettere mano all’esecutivo magari anche a seguito delle indicazioni che arriveranno dall’assemblea regionale convocata per il 28 e il 29 di luglio a Camigliatello Silano. L’idea che si sta facendo sempre più largo nella stanza dei bottoni del Pd è quella di realizzare un mix di tecnici e politici all’interno dell’esecutivo in maniera da poter ricucire anche i rapporti tra Palazzo Alemanni e Palazzo Campanella che in questa legislatura non sono mai stati idilliaci.


Il capogruppo Romeo ha provato a fare sintesi e a tenere compatte le truppe in vista del prossimo appuntamento e ha messo in calendario una nuova riunione dei consiglieri per il prossimo 2 agosto in modo da poter procedere all’elezione dell’Ufficio di presidenza. Anche perché prima della pausa estiva si dovrà procedere in Consiglio all’approvazione dell’assestamento di bilancio e all’approvazione del piano regionale dei rifiuti già licenziato in giunta. Appuntamenti sui quali la maggioranza di centrosinistra non può certo permettersi sbavature.


Riccardo Tripepi

Giornalista
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