Calabria ultima per attrattività delle imprese

Se le aziende dovessero scegliere dove investire, la Calabria sarebbe l'ultima regione che prenderebbero in considerazione. Lo dice uno studio dello Svimez che analizza le motivazioni di questa scarsa attratività e le possibili vie d'uscita
di Tiziana Bagnato
25 giugno 2016
11:01

Carenze importanti a livello infrastrutturale, in termini di trasporto e di logistica e poi, ancora, un tessuto produttivo molto povero, che non può garantire un'adeguata presenza di clienti, fornitori ed imprese. A seguire, ma non meno importante, la presenza della criminalità organizzata.nSono queste alcune delle motivazioni che rendono la Calabria l'ultima in Italia per attrattività delle imprese. Che siano piccole, medie o grandi, poco importa. Secondo uno studio pubblicato sull'ultimo numero della Rivista Economica del Mezzogiorno, trimestrale dello Svimez, la punta dello Stivale è l'ultimo luogo in cui le aziende andrebbero ad investire. La Lombardia si conferma, invece, prima, seguita da Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Toscana e Trentino Alto Adige. Al Sud buone sono le performance di Abruzzo e Puglia, seguite da Basilicata e Molise, mentre la Calabria chiude con un'ultima desolante posizione. Secondo lo studio, per potere migliorare l'attrattività del territorio bisognerebbe lavorare con azioni «nel trasporto ferroviario, nella portualità, nell'intermodalità e nelle piattaforme logistiche». Obiettivo? Incrementare l'accessibilità dall'esterno e aumentare la mobilità interna integrando a sistema le reti di trasporto meridionali.

 


Tiziana Bagnato

Giornalista
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