Preso l’assassino di Silvana Rodrigues, il procuratore: ‘Fondamentali le immagini di videosorveglianza’

Si è svolta questo pomeriggio la conferenza stampa del procuratore capo di Paola Bruno Giordano dopo l’arresto del presunto autore dell’efferato omicidio di Silvana Rodrigues, la 33enne ritrovata cadavere in auto carbonizzata a Belvedere Marittimo
27 maggio 2016
20:04

COSENZA - Sergio Carrozzino è l’autore dell’omicidio di Silvana Rodrigues. Non ha dubbi il procuratore capo di Paola Bruno Giordano. Il magistrato ha chiarito le modalità con cui si è giunti all’arresto dell’autore dell’efferato delitto, compiacendosi anche con l’arma dei carabinieri per l’ottimo lavoro svolto. “Nel giro di pochi mesi abbiamo individuato una pista ben precisa grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza del supermercato in cui la vittima si era recata per la spesa”.

 


Ma non ci sono soltanto le riprese video ad inchiodare Carrozzino, ma anche un testimone oculare che in quel momento si trovava su un autobus in sosta nei pressi del parcheggio in cui Silvana Rodrigues ha incontrato quello che secondo Giordano è l’assassino. “Tutto lascia pensare che la donna fosse tornata al market adducendo un pretesto – ha spiegato il procurato di Paola - e che avesse un appuntamento poiché, dopo aver effettuato alcuni acquisti ha atteso qualche minuto in auto prima di mettere in moto. Ad un certo punto – prosegue Giordano nella ricostruzione della dinamica dei fatti – è giunto Sergio Carrozzino il quale dapprima ha colloquiato con la donna dallo sportello lato passeggero, poi si è accomodato sul lato guida mettendo in moto il veicolo ed allontanandosi”. Non è escluso che il delitto possa essere stato consumato in questa fase, all’intero del parcheggio. “Anche se questa ipotesi – ha sottolineato Giordano – appare poco probabile considerato che in quel momento l’area era parecchio affollata”.

 

In ogni caso Carrozzino si è posto alla guida del mezzo come confermato anche da un testimone oculare che ha visto tutta la scena a bordo di un autobus in sosta nei pressi ed in procinto di partire. La testimonianza è avvalorata dal fatto che il testimone ha anche prodotto il titolo di viaggio utilizzato in quella circostanza che riporta data e ora del rilascio. essere entrata in auto ha atteso qualche minuto prima di mettere in moto, finché non è giunto il Carrozzino.

 

Sul movente Giordano precisa: “Al momento ci interessa relativamente. Abbiamo un dato oggettivo: Carrozzino è salito sull’auto della vittima, il cadavere carbonizzato della Rodrigues è stato poi ritrovato in un luogo poco distante da quello del fatale incontro. In casa del Carrozzino, subito attenzionato dalle forze dell’ordine, sono stati sequestrati per i rilievi gli abiti che si ritiene indossasse quella sera”. Non è escluso che Carrozzino possa avere avuto dei complici.

 

Si indaga su chi abbia potuto fornire la benzina per alimentare il rogo. “Anche se quella contenuta nell’auto – ha detto ancora Giordano - potrebbe essere stata sufficiente a generare il rogo che ha poi distrutto il cadavere”. Carrozzino è un personaggio che gode di un certo credito delinquenziale ed è ritenuto capace di tanta efferatezza. Anche per questo il suo coinvolgimento nell’inchiesta è stato quasi immediato. Il crimine non sarebbe legato ad ambienti della criminalità organizzato né all’omicidio del fratello di una cognata della vittima che era costata al malvivente una condanna a 15 anni di carcere.

 

“Questi delitti turbano in maniera straordinaria la comunità locale – ha concluso Giordano – anche per la mancanza di motivazioni valide e tale da generare una così accentuata crudeltà. E’ di fondamentale importanza aver assicurato quest’uomo alla giustizia”.

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