Crotone, ecco perché la serie A non può sfuggire

Il club pitagorico attende l'aritmetica ma i numeri parlano chiaro. La squadra pitagorica non può fallire il decollo in massima serie. Vi spieghiamo il motivo
di Alessio Bompasso
24 marzo 2016
10:50

La roboante vittoria sul Pescara ha incastonato un altro tassello su quel mosaico che cela una grande lettera "A", come serie A, che a Crotone nessuno pronuncia ma mai come oggi è così vicino. Lo champagne che prima era in frigo ora è passato in tavola, pronto per essere stappato. Dieci le partite mancanti, trenta i punti ancora in palio. Quattordici quelli di vantaggio sulla terza in classifica.

 


Insomma manca l'aritmetica, è vero, ma solo l'imponderabile potrebbe far perdere ai pitagorici il biglietto aereo per la massima serie. Certezze che il Crotone ha costruito a suon di numeri. Sgretolando ogni record. Per punti raccolti in classifica, all'Ezio Scida e lontano dalla Calabria. Mister Juric è il "bartender" numero uno del campionato. Nessuno meglio di lui ha saputo mischiare qualità e quantità nel cocktail che ha formato la rosa rossoblu.

 

Claiton, Paro e Palladino a fare da guida a talenti pronti a decollare sulla scia di Florenzi e Bernardeschi, come Ricci e Martella. Il valore aggiunto è però il gioco di squadra, molto simile ad un orologio perfetto. I tredici gol di Budimir sono solo un aspetto di un ingranaggio ben più complesso che con la rete di Gianmarco Ferrari contro il Pescara ha portato a 16 i giocatori rossoblu in rete. Un altro record. Un altro numero che certifica il lavoro del club pitagorico, pronto a decollare in serie A insieme a tutta la Calabria. Aspettando l'aritmetica.

Giornalista
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