Caso Vatileaks, la Chaouqui ricattava i fratelli Berlusconi. Lanino: 'non sono un marito di copertura, io amo la mia papessa'

'Errore scegliere Balda e Chaouqui', lo ha dichiarato Papa Francesco, di ritorno dall'Africa, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla vicenda 'Vatileaks'
di Redazione
1 dicembre 2015
13:01

Nuovi colpi di scena nel processo 'Vatileaks' che vede imputatati tra gli altri Francesca Immacolata Chaouqui, la consulente del papa originaria di San Sosti nel cosentino. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la Chaouqui, avrebbe utilizzato il proprio ruolo di componente della Cosea, la Commissione della Santa Sede per gli affari economici, per ricattare i fratelli Paolo e Silvio Berlusconi. Dalle carte della Procura di Terni emergerebbe che la consulente della Santa Sede, scontenta di alcuni articoli di Fabio Marchese Ragona, vaticanista de Il Giornale, avrebbe chiesto direttamente a Paolo Berlusconi, la sostituzione del giornalista altrimenti avrebbe fatto accogliere le richieste di rogatoria presentate dalla magistratura nei confronti dell’ex premier, rendendo noto il contenuto delle istanze. Per ora nel registro degli indagati è iscritto anche Paolo Berlusconi, poiché non avrebbe denunciato il ricatto.

 


Intanto, il senatore di Forza Italia e legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini precisa, in una nota, che l'ex presidente del Consiglio non ha mai avuto nessun tipo di contatto con la signora Chaouqui. "In relazione alle notizie apparse quest'oggi su alcuni quotidiani - scrive Ghedini - si precisa che il presidente Berlusconi non ha mai avuto alcun contatto con la signora Francesca Chaouqui, né ha mai avuto indicazione alcuna da parte di chicchessia di richieste dalla stessa formulate". Secondo il Corriere della sera, Chaouqui avrebbe minacciato il fratello di Berlusconi, Paolo, di interventi per facilitare delle rogatorie internazionali giunte in Vaticano "che riguardano gli affari di Silvio Berlusconi". "Fra l'altro, mancava qualsiasi possibilità - ha precisato invece Ghedini - di avanzare pretese non essendovi alcun collegamento possibile fra il presidente Berlusconi e gli 'affari vaticani' o la Banca Vaticana. Si tratta dunque di illazioni infondate e pretestuose che saranno perseguite in ogni sede".

 

'Errore scegliere Balda e Chaouqui' - Il papa, sull'aereo che lo riportava a Roma dopo il viaggio in Africa, si è lasciato andare a lunghe conversazioni con i giornalisti e ha risposto alle domande sulla vicenda 'Vatileaks'. Sulle nomine di monsignor Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, il Santo padre ha dichiarato: "Io credo che sia stato fatto un errore, Vallejo Balda – ha precisato Francesco – è entrato per la carica che aveva e che l’ha avuta fino adesso. Lui era segretario della Prefettura degli Affari economici, non sono sicuro ma credo di non sbagliare se dico che sia stato lui a presentarla come una donna che conosceva il mondo dei rapporti commerciali". Il Papa ha inoltre confermato che avrebbe voluto che "questo processo finisse prima dell'8 dicembre, data d'inizio dell'Anno Santo della Misericordia. Ma credo che non si potrà fare" ha spiegato.


"Per me non è stata una sorpresa - continua Papa Francesco - non mi ha tolto il sonno perché propriamente hanno fatto vedere il lavoro che si è incominciato con la Commissione di Cardinali – il C9 – di cercare la corruzione e cose che non vanno. Il primo a denunciare la corruzione è stato l’allora cardinale Ratzinger "tredici giorni prima della morte di San Giovanni Paolo II", in quella Via Crucis in cui ha parlato delle "sporcizie della Chiesa", ha ricordato Francesco: "È da quel tempo che c’è nell’aria del Vaticano corruzione".


"Altro che marito di comodo, io amo la mia papessa” - Così risponde Corrado Lanino, marito della Chaouqui e anche lui indagato nelle vicende di Vatileaks, alle parole di Monsignor Lucio Vallejo Balda che lo ha definito marito di "copertura". In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Lanino si è mostrato tranquillo e aggiunge: "Talmente di copertura che dura da 11 anni e ci sto facendo un figlio".


"Non abbiamo fatto niente di quello di cui ci accusano - dichiara al Corriere della Sera - nemmeno la truffa di Terni. Chiederemo subito di essere ascoltati. Non ne sappiamo nulla. A Terni andammo una sola volta tanti anni fa in vacanza". Monsignor Balda ha accusato sua moglie di ricatti per un incontro sessuale: "Si commenta da sé - risponde Lanino - È una persona di infimo livello che infanga gli altri con cose false per migliorare la sua posizione. Dopo essere stato accolto in casa nostra con la mamma. Userò tutti gli strumenti processuali per assicurarmi che paghi".


Lanino continua raccontando come Monsignor balda fosse di casa."Lui era spesso a casa nostra con la madre. Anche a Pasqua. Vedevo il loro rapporto. La mia impressione è che fosse più attratto dagli uomini". Alla domanda: Nessun dubbio circa un eventuale tradimento?: "Assolutamente no". Poi continua: "La fede l’ho dovuta togliere perché sono ingrassato. Ora diranno: lo vedi che è finto?". L'unica bugia detta da lei riguarda una borsa: "Mi ha detto di aver comprato una Vuitton falsa, ma era vera".

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