Mafia e appalti, chiesti 4 anni per l'ex sindaco di Nocera Ferlaino

Il pm della distrettuale Elio Romano ha invocato due anni per la segretaria comunale Amatruda. Chiesto il processo per cinque persone tra tecnici e direttori dei lavori
di Gabriella Passariello
29 giugno 2015
18:31

Abuso d'ufficio aggravato dall'agevolazione delle attività delle associazioni mafiose, tentata corruzione aggravata, soppressione di atti,frode in pubbliche forniture, turbativa d'asta aggravata e truffa aggravata ai danni di un ente pubblico. Una sfilza di reati per i quali il pm della distrettuale Elio Romano ha chiesto quattro anni all'ex sindaco di Nocera Terinese Luigi Ferlaino e due anni per il segretario comunale Felicia Angela Amatruda giudicati con rito abbreviato, mentre per Antonio De Vito; Eugenio Caira, ingegnere e direttore dei lavori; Luciano Gerardo Esposito, geometra, dipendente del comune e responsabile dell'ufficio tecnico, Giuseppe Manfredi, ex presidente del consiglio comunale, Maria Ilaria Pallaria, amministratore della società Ade, che seguono il rito ordinario, è stata ribadita la richiesta di rinvio a giudizio. La sentenza per coloro che hanno scelto l’abbreviato è prevista il 22 dicembre, per tutti gli altri si ritornerà in aula davanti al gup del tribunale di Catanzaro Domenico Commodaro il 6 luglio, per le arringhe degli avvocati difensori (tra gli altri compaiono i nomi dei legali Wanda Bitonte, Giancarlo Pittelli, Nicola Cantafora, Massimo Scuteri) e poi il verdetto. Alcuni reati sarebbero stati commessi per avvantaggiare il sodalizio criminale dei Giampà, come rilevato da alcune intercettazioni emerse nell’ambito della maxi operazione Medusa. Secondo le ipotesi di accusa Eugenio Caira, in concorso con Antonio De Vito e Maria Ilaria Pallaria, avrebbero omesso in qualità di direttore dei lavori di verificare la qualità e quantità del materiale fornito dalla ditta Ade Costruzione rispetto a quanto previsto dal capitolato di appalto relativo ai lavori inerenti la ristrutturazione e l'ampliamento di un edificio da destinare a Rsa/Rsm, consentendo che De Vito e Pallaria commettessero frode nelle forniture previste nel contratto di appalto». Inoltre De Vito, Pallaria e Caira, sono in concorso tra loro quali amministratori legali e di fatto della ditta appaltatrice Ade Costruzioni s.r.l., Eugenio Caira quale direttori dei lavori, «i primi due fornendo materiale diverso per qualità e quantità rispetto a quello previsto nel capitolato di appalto, il terzo omettendo di verificare la regolare esecuzione delle opere descritte nella consulenza tecnica, commettevano fatti diretti a cagionare il crollo dell'immobile oggetto di appalto inerente la ristrutturazione e l'ampliamento di una edificio da destinare a residenza sanitaria per anziani». Amatruda e Ferlaino in concorso tra loro la prima quale segretario comunale, il secondo quale sindaco del Comune di Nocera Terinese, «benché formalmente avvisati con una nota nel maggio del 2007 dal geometra Luciano Esposito, omettevano non solo di dare comunicazione alla Prefettura di Catanzaro circa l'avvenuta sottoposizione di Antonio De Vito, amministratore di fatto dell'Ade Costruzioni aggiudicatrice dell'appalto relativo alla ristrutturazione e all'ampliamento di un edificio da destinare a residenza sanitaria per anziani e procuratore speciale della stessa, ma addirittura suggerivano a Maria Ilaria Pallaria, amministratrice legale della suddetta società, a redigere nuova e diversa procura speciale inerente la rappresentanza alla gestione dell'appalto».

Gabriella Passariello


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